mercoledì 9 maggio 2012


Un giorno, un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi discepoli:
-Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?-
-Gridano perché perdono la calma- rispose uno di loro
-Ma perché gridare se la persona sta al suo lato?- disse nuovamente il pensatore.
-Gridiamo perché desideriamo che l'altra persona ci ascolti- replicò un altro discepolo.
E il maestro tornò a domandare:
-Allora non è possibile parlargli a voce bassa?-
Varie altre risposte furono date ma nessuna convinse il pensatore. Allora egli spiego':
-Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate i loro cuori si allontanano. E' per coprire questa distanza che le persone arrabbiate gridano per potersi ascoltare. Quanto più arrabbiati sono tanto più forte dovranno gridare per sentirsi l'uno con l'altro-
-D'altra parte, che succede quando due persone sono innamorate?

Gli innamorati non gridano, parlano soavemente. E sapete perché? Perché i loro cuori sono vicini, molto vicini. La distanza tra loro è piccola. A volte I loro cuori sono talmente vicini che neanche parlano, solamente sussurrano.E quando l'amore è più intenso non è necessario neanche sussurrare, basta guardarsi. I loro cuori si intendono. È questo che accade quando due persone che si amano si avvicinano, fino a fondersi in un unico pensiero.
Infine il pensatore concluse dicendo:
-Quando voi discuterete con chi amate, non dite parole che possano distanziare i vostri cuori, perché arriverà un giorno in cui la distanza sarà talmente tanta che non troveranno mai più la strada per tornare.

(Mahatma Gandhi)